Edificio Mulino di Piedicava - Acquasanta Terme (AP)

 

Villa Piedicava
63041  Acquasanta Terme (AP)
Tel: 0736-261503


L'ultimo mugnaio

 Da dove viene la tua farina? 
Un viaggio nell’affascinante mondo di chi macina il grano. D
al mensile di agricoltura biologica TERRA NUOVA di gennaio 2015      


I
mmerso in una natura selvaggia e incontaminata dove gli unici "rumori" che si possono
ascoltare sono il cinguettio melodioso degli uccelli e l’ovattato gorgoglio dell’acqua cristallina
che scorre nei fossi, si trova un ANTICO MULINO AD ACQUA ancora perfettamente
funzionante, in VILLA PIEDICAVA di ACQUASANTA TERME (AP), uno dei tanti borghi del
comune, chiamati "ville" dove si possono ancora vedere interessanti case cinquecentesche.

Luogo ideale per passare delle ore in tranquillità, rivivendo la storia e la cultura rurale di un
tempo neanche troppo lontano, vedendo la macina in funzione e come vivevano i nostri avi,
visitando l’abitazione annessa al mulino rimasta come era nel 1914.

Per ritemprare il fisico con comode passeggiate lungo mulattiere immerse in una rigogliosa
vegetazione.

Istruttivo
per bambini e ragazzi, di tutte le scuole, come una sorta di aula all’aperto,
dove oltre a sviluppare una coscienza ambientalista, è possibile mettere in pratica
diverse discipline come storia e cultura contadina; scienze naturali, con l’osservazione di
numerose specie di piante e animali, la coltivazione dei cereali e la loro trasformazione
in farine; tecnica, con la possibilità di vedere in funzione una macchina che trasforma l’energia
dell’acqua in energia meccanica, nonché per la riscoperta di prodotti come la farina integrale
e mestieri come quello del mugnaio che i più giovani non conoscono.

 

Vista d'insieme delle macine    La macina in funzione    Ritrecine: particolare delle pale in legno



Ernesto, forse "l’ultimo mugnaio vero" è lieto di metterlo a disposizione per visite guidate
di chiunque abbia voglia di scoprire o riscoprire un mondo ormai dimenticato e condividere
con lui la soddisfazione di aver conservato, a costo di molti sacrifici, un gioiello storico
ormai raro, sottraendolo al disfacimento operato dal tempo e soprattutto all’indifferenza
delle persone che hanno dimenticato troppo in fretta il lavoro dei loro nonni.

È aperto saltuariamente, nei fine settimana.
Per informazioni, conferma apertura e prenotazioni, chiamare, possibilmente con anticipo:

Ernesto Angelini

C.so G. Mazzini, 270
63100 ASCOLI PICENO


Tel.  0736-261503    0736-800004    Cell. 339-6675597


 

Breve storia del mulino




Da ricerche effettuate da Don Virgilio Cognoli, (pubblicate in un suo libro) e dalla signora
Patrizia Castelli (la cui tesi di laurea ha come oggetto i mulini ad acqua dell’alta Valle del Tronto),
già nel 1504 un mulino è situato sul fosso di Piedicava, detto anche di fosso di Annicciano
(in rigo de Pede Cavarum sive lu Rigo d’Anniciano); Cicco Luce di Torre Affinili ne vende la propria
nona parte ad Antonio Mariani e soci de Pede Cavarum.

Nel 1693, Donna Argeria di Piedicava, acquista il diritto sul fosso di Piedicava, da capo parato
al mulino, per rimettere in piedi l’esercizio e macinare grano nel fosso del "Rivo del Stallo di Piedicava"
vicino alla villa di Piedicava.

Nel 1828 detto mulino è riportato attivo nell’elenco trovato nell’archivio storico del comune di
Acquasanta Terme.

L’opificio al 1° gennaio 1835, costituito dal solo piano terra, con un solo palmento (macina)
ed annessa gualchiera (macchina idraulica con magli per follare tessuti e pelli e conferire
loro una consistenza simile al feltro), era intestato al Sig. Parnarelli Gaetano Saverio.

In vista del ripristino della tassa sul macinato, compare nell’elenco redatto il 4 settembre 1867
dal comune di Acquasanta terme, descritto come molino da grano con una ruota,
posto in contrada sotto Piedicava, il cui proprietario era il Sig. Vannarelli Salvatore.

Nel 1913 il mulino di Piedicava fu acquistato da Angelini Luigi Raffaele detto Ernesto (mio nonno) che,
in vista di una maggiore produzione lo ampliò portandolo da una a due macine e per esigenze abitative
della sua famiglia lo sopraelevò, realizzando l’abitazione al primo piano.


Abitazione del mugnaio


Nel 1914, come riportato dalla scritta originale sulla "matrimonia" (tramoggia), riprese l’attività che
fu proseguita poi dal figlio Guido (mio padre), ininterrottamente fino alla fine degli anni sessanta,
del secolo scorso.

Con l’avvento dell’era industriale, l’attività è andata scemando fino a divenire inesistente,
il mulino però non ha mai smesso di funzionare, perché mio padre con caparbietà, passione e
consapevolezza di avere un bene da salvaguardare, ha continuato anche se saltuariamente,
a macinare e a fare tutte le manutenzioni di cui aveva bisogno.

È stato soprattutto in quegli anni, aiutando mio padre, che anche in me è tornata fuori quella passione
e quella consapevolezza (avute fin da piccolo, visto che li ci sono nato), così quando lui è venuto
a mancare, sono rimasto forse, l’ultimo vero mugnaio della zona, continuando l’attività di famiglia
da quasi cento anni.
 

Come trovarlo

 




 

Mappa geografica del Mulino di Piedicava


P
er arrivare a Piedicava, sia venendo da Ascoli sia da Acquasanta, servirsi dell’uscita per
"Paggese - S. Maria - Centrale", percorrere poi la vecchia statale salaria, in direzione "Centrale",
fatte poche centinaia di metri, dopo i vari cantieri di travertino girare a destra seguendo l’indicazione
"Piedicava - Torre S. Lucia", al successivo incrocio, dopo il cavalcavia girare a sinistra,
proseguendo sempre dritto si arriva a Torre S. Lucia, attraversato l’abitato, si prosegue dritto fino a
Piedicava, da qui a piedi verso il "mulino ad acqua".

 

Inizio pagina


 

   Per maggiori informazioni scrivi a ernestoangelini@alice.it